martedì 11 novembre 2008

Trasloco

il blog si è spostato su

valentinocallegari.it

mercoledì 27 agosto 2008

Ventisette agosto

Buon compleanno papà.

mercoledì 11 giugno 2008

Preferivo Linda Wolf

E' difficile che io mi indigni (quel tipo di indignazione alla Beppe Grillo per intenderci)... mi suona sempre da sepolcri imbiancati mentre coltivo amorevolmente l'innocente vezzo di essere cinico e disincantato.
Ma. Questa mattina, complice una non meglio precisata insonnia, mi sono svegliato presto ed ho acceso la tv su Canale 5 e -moka gorgogliando- ho ascoltato quella specie di almanacco che va in rotazione ogni 15 minuti. Dopo qualche accenno alle prodezze dell'Italia calcistica e a quelle del suo presidente del consiglio seguono nell'ordine:

- Notizie Finanziarie: "Finanza, Mediolanum: conferenza stampa su nuovo prodotto mutui".

a seguire oroscopo... vi riporto solo i 3 più espliciti (gli altri sempre ammiccanti ve li ascoltate nel filmatino se volete):

- Vergine: Una spesa è necessaria: ricorrete a chi può agevolarvi con grande disponibilità
- Scorpione: Le strategie saranno vincenti a patto di trovare il modo di finanziare un'iniziativa
- Pesci: prendete contatto con una persona che ha una certa disponibilità economica

Ora... dico: in che cazzo di mondo vivo?


giovedì 24 aprile 2008

Asincrono

mi trovo qui nel momento sbagliato
troppo presto o troppo tardi.
quasi sempre.
ma ci sono.
e c'è pure il sole.

giovedì 10 aprile 2008

Luca forse ha perso qualcosa

Tornando allo scooter questa sera sotto la pioggia ho trovato -piegato in quattro- sulla pedana del medesimo un foglietto zuppo che ho scandito:

[per coloro i quali non siano dotati di una vista pari a quella dei nativi del pianeta Kripton, basta cliccare sulle pagine per vederle ingrandite]

Ecco... mi son dunque venuti alla mente dei dubbi. Il mio Zip è forse identico a quello di Luca? La ragazza ha visto Luca corrergli incontro ed ha gettato la lettera per correre tra le sue braccia? Luca ha letto la lettera e l'ha butta via? Non lo saprò mai. E sopravviverò.
Mi ero ripromesso si scrivere un post pregno di tutto il sarcasmo che questa paginetta ha generato in me in un primo momento, ma ho cambiato idea. Il sarcasmo me lo godo tra me e me perché mi fa tenerezza alla fine questa storiellina assolutamente uguale a mille altre, per me che la leggo dopo una giornata di lavoro uguale a mille altre e per voi che la leggete adesso, ma non per lei alle 8.23.

venerdì 4 aprile 2008

Cortometraggio

Cortometraggio di Louis Clichy su musica di Edith Piaf (A quoi ça sert l’amour).

martedì 1 aprile 2008

Così

Heaven tra le curve, a ripetizione
e piangere a dirotto
libero dalla tristezza
in un istante di quelli che non ancora,
libero da non so cosa
piangere per il piacere di farlo
svuotare tutte le lacrime nascoste nei cassetti
rabbiosamente felice
senza un motivo più di ieri
ma oggi così,
con le scarpe inzuppate.

domenica 30 marzo 2008

Che voglia

Che voglia di buttarmi nell'acqua gelata, di farmi illuminare, di avere il fiatone, di guardare giù e di guardare su, di avere caldo, di non sapere dove sono, di pacche dagli amici, di non conoscere chi mi parla, di vedere le nuvole con gli occhi del primo bambino che incrocerò domattina.
Che voglia di vivere.
Per cominciare con il piede giusto, vado a dormire.

Da P'i a Chien

Così il nobile si volge verso la propria persona e forma il suo carattere.

Ancora? Sì: sempre. per fortuna.

giovedì 27 marzo 2008

E con questo...

...prometto non tornerò più all'operazione nostalgia. Giuro.

mercoledì 26 marzo 2008

Gustavo

Saranno passati trent'anni! Che salto!
Chi ha suppergiù la mia età non può non ricordare i cartoni animati ungheresi di Gustavo, progotti dalla Pannonia Filmstudio. Ed è pure la prima volta che lo vedo a colori!

martedì 25 marzo 2008

Il ficus (benjamin)

Stamattina, mentre compivo quella noiosa operazione che consta nell'accorciare i peli superflui sparsi sulla faccia meglio noti come barba, ho rivolto la mia attenzione al ficus che campeggia nel bagno (oddio: "campeggia" è forse eccessivo, meglio "sta"). Addentrando l'ancora cisposo sguardo tra i rami ho visto che, nel mezzo, numerosi erano i rametti morti che poco avevo fino ad ora notato. Complice il torpore -ché probabilmente il cuscino oltre alle guance aggiunge qualche piega anche al cervello- ho cominciato a divagare pensando a quanti rametti morti potrei tagliare in me. Vecchi interessi, talora passioni, conoscenze, perfino -brutto a dirsi- amicizie non abbiano più alcuna possibilità di rifiorire e le conservi solo per la pigrizia di recidere. Non so se questo funzioni come viene suggerito nei manuali di giardinaggio o nei lunari (esistono ancora?) ovvero che se si tagliano i rami morti o in eccesso la pianta cresce meglio perché i la linfa si concentra verso le foglie nuove. E' un pensiero crudele forse, ma temo sia anche sensato.

Irresistibile...

Da Repubblica.it di oggi:

Credo che anche accendere il cervello ogni tanto faccia bene alla Terra, sebbene sia noto che l'encefalo consuma una considerevole quantità di CO2.
Cosa c'è di irresistibile? Il "...ma vaffanculo".

Il mio nuovo Asus Eee PC

Come dicevano i Monty Python, e ora qualcosa di completamente diverso: dopo breve latitanza parlo dello strumento con il quale sto scrivendo questo post, ovvero un Eee PC di Asus. I gadget tecnologici, ed in special modo i piccoli gadget tecnologici, ingenerano in me un'attrazione irresistibile e dunque non ho potuto evitare di acquistare (dopo un preordine di un mese e mezzo da Mediaworld) uno di questi UMPC.


Non è una recensione questa - molte e dettagliate sono facilmente rintracciabili in rete - ma solo una serie di considerazioni ed impressioni personali su questo bell'oggetto. Esteticamente non è affascinante quanto un Apple MacBook ma si lascia ammirare, molto più veloce e scattante di quanto le sue caratteristiche lascerebbero supporre, incredibilmente leggero, grande quanto un quaderno costa quanto un cellulare di fascia media. Leggendo nelle recensioni e nei blog tutti o quasi ne parlano bene, lamentandosi qualche volta per le dimensioni della tastiera e/o dello schermo (considerazioni queste sensate quanto quelle di chi acquisti una Smart e poi si lagni perché nel "bagagliaio" è difficile caricare un pianoforte a coda). Nel corso degli ultimi dieci giorni, come al solito, ho fatto una serie di esperimenti installando:

1) Windows XP pro sp2 (un giga e mezzo con Office, Firefox, Skype, Pidgin ecc.)
2) eeeXubuntu
3) gOS
4) Xandros di serie con Advanced Desktop e varie aggiunte

Il microportatile lavora benissimo ed è scattante con tutti, Win compreso dato che il boot dura 20 secondi e Word XP si apre in 2 secondi netti!
In questi anni ho posseduto ed utilizzato un Sony Vaio C1VE (che all'epoca dell'acquisto costava otto/dieci volte tanto), uno Psion 5MX e uno HP Jornada 720. Posto che gli ultimi due non sono paragonabili, il vecchio Vaio era un vero spettacolo alla sua epoca ma il costo obbligava a convivere con seri sensi di colpa.
L'Eee PC è un ottimo oggetto insomma, un vero portatile da tasca o quasi. Il mio portatile principale è un fido iBook 12" (l'ultimo della serie) e l'Asus non può sostituirlo, nè invero a questo aspira, ma come attrezzo per scrivere, navigare, chattare, telefonare con skype (ha wifi e webcam integrati), fare presentazioni in giro per il mondo grazie all'uscita VGA standard, è fantastico.
Se un giorno potesse funzionare completamente con "IL" sistema operativo, ovvero Mac OS X sarebbe insuperabile. (Ricordo che è illegale installare Mac OS su macchine diverse da quelle della casa di Cupertino, ma qualche esperimento in tal senso è già stato fatto: funziona decentemente ma con qualche problema di compatibilità hardware su wifi, webcam, audio e acpi).
Mi perdonino i miei 25 lettori per questo post fuori dagli stilemi del blog, ma ha un senso... un motivo che prima o poi spiegherò.

mercoledì 5 marzo 2008

Ciao Hamuda

E' inevitabile, quando si accenna a questioni complesse, scivolare nelle semplificazioni eccessive e di lì nella banalità. Non che lo ritenga per forza un dramma: le semplificazioni sono necessarie per poter pensare senza impantanarsi in mille distinguo e restare quindi fermi e senza opinioni, quanto alle banalità non tutte sono per forza errate. Comunque (ché come al solito divago troppo) volevo da tanto tempo parlare del mio amico Hamuda. Anzi: Amico. Non lo vedo da dieci anni, e lo conosco quasi da venti. Poco so di cosa stia facendo ora, di come stiano i suoi figli, sua moglie. Le ultime notizie che mi sono giunte dopo il suo ritorno in Palestina, in Israele, mi dicevano che lavorava come medico presso un ospedale della sua città (e già qui tutto diventa più fumoso... Ramla? Tel-Aviv? Haifa?). Con Hamuda ci siamo frequentati molto assiduamente nei lunghi anni in cui era qui per studiare medicina ed il fine settimana facevamo i camerieri in una pizzeria per avere qualche soldo in più da sputtanarci tipicamente al Banale, magari estivo (ecco un'altra accezione positiva di "banale"). Hamuda è una delle persone più buone e positive che abbia conosciuto nella mia vita. Mi ricordo una festa che abbiamo fatto a casa sua, dalla Signora Carmela, per festegiare l'accordo tra Arafat e Rabin nel '93 che pose fine alla prima intifada. Mi ricordo in particolare un pomeriggio passato a ritagliare festoni con le bandiere di OLP (da allora ANP) e Israele e a scrivere "pace". Come era felice, ed io con lui. Vorrei ritrovarti Hamuda (Al Milad Mohamed "Hamuda"), e i tuoi bambini dei quali ho conosciuto solo l'allora piccolo Bilal, uno dei bimbi più belli che abbia mai visto con quella sua testa di riccioli biondissimi (sì, biondissimi, e allora!?). Non so se leggerai mai queste righe da laggiù... se ti capita fatti vivo, mi manchi. E son curioso di vedere se invecchiando sei passato davvero da sosia di Mohamed Alì/Cassius Clay a quello di Muammar Gheddafi come ti dicevo per prenderti per i fondelli.
Perché parlavo di banalità all'inizio? Perché se si parla di questione israelo-palestinese, di rapporto col mondo arabo è facile cadere nel qualunquismo, l'unica medicina è conoscere le persone vere. Grazie anche di questo amico mio.

domenica 24 febbraio 2008

In February 2008 Polaroid announced it would cease production of all instant film

Lo so. Me ne rendo conto da solo. Non c’è bisogno che tutti non facciano altro che stigmatizzare il mio problema di memoria: sembra che dimentichi tutto. Non esiste appuntamento, compleanno, scadenza, impegno che, senza alcuna malizia da parte mia, scivoli via dalla mente. Ho i neuroni in Teflon (TM). Ma -e mi si passi questa goffa e malcelata captatio benevolentiae- dimentico solo le cose importanti mentre l’inessenziale mi resta attaccato pervicacemente.
Eppoi ricordo le immagini. Le ricordo vivide, lucide, in dettaglio come quadri iperrealisti. In particolare quelle tristi e le situazioni sgradevoli. Del mio passato conservo dolci e nebbiosi ricordi poco definiti e numerose sinistre istantanee di luoghi, situazioni, oggetti (sì, davvero: rubinetti, chiavi, quadri, incroci, maniglie, cartelli, volantini, titoli, scale, tazze, forchette) straordinariamente a fuoco. Posso toccarli, scenderli, leggerli, piegarli, spingerli, appallottolarli, farne aeroplanini come li avessi tra le mani. Ci ho pensato solo ora. Strano. Ma non male come sembra. Nemmeno amaro. Magari perché invecchio, ma ho l'impressione di utilizzare tutto questo per diventare quello che vorrei.

venerdì 22 febbraio 2008

dove sono?

Tutte le mie vite che potevano essere e che non son state
quelle che forse sono ma non lo saprò mai
perché ho detto quella parola, perché ho mosso quel muscolo,
perché c’era freddo ed ero triste.
Quelle che potrebbero essere e non saranno
perché dirò quella parola, perché muoverò quel muscolo,
perché passerà una nuvola ed io sarò triste.
E io qui. In questo istante. Perché?
Gli altri me dove sono?

lunedì 18 febbraio 2008

Cogito


Che pensi Lupe? Ben più di un soldino per i tuoi pensieri.

giovedì 14 febbraio 2008

Ludwig (II)

Sempre più di frequente mi accade di scoprire che i miei pensieri restano a metà, come l'Herrenchiemsee di Ludwig II. Ovviamente vivo nella metà al grezzo. Poco male: è la più affascinante.
Colonna sonora? Waltz, Jazz Suite n. 2 di Shostakovich.

mercoledì 13 febbraio 2008

Splitters!

Primo scatto di nervi del 2008. Non male visto che è il 13 febbraio. Giornata storta... sono in piena resaca anche se non ho bevuto un tubo ieri sera... cioè una birra piccola, artigianale (no, non fatta da me: ho smesso). Il fatto è che ho la controprova di essere diventato allergico alla birra, o forse al lievito nella stessa, o al malto, al luppolo o a che altro ci si mette dentro. E la cosa mi dà parecchio fastidio, primo perché non posso più sorbirmi le birrette dall'amico Lorenz, ma soprattutto perché la birra va ad allungare la già nutrita teoria di alcolici che non posso più vedere. Whisky, amari, grappe, Beck's (sì, è una birra, ma anche un caso particolare), liquori... tutto bruciato ai tempi in cui la mattina non avevo un tubo da fare. O meglio... avrei avuto da fare ma me ne fregavo bellamente. Insomma: restano solo vino e brandy. Me li terrò cari.
Tornando al punto -ché come al solito stavo divagando- stamattina mi son svegliato di umore teterrimo e tra le prime cose che leggo ecco una email provocatoriamente sgradevole. E penso che lo so che è PROVOCATORIAMENTE sgradevole, e che devo lasciar correre. Ma insomma... dopo più di 40 giorni dall'inizio dell'anno un cristo può anche permettersi una sana, catartica, incazzatura. Ecco. Fatto. Mi sento meglio.
Non sto a descrivere contro chi o cosa fosse lo sfogo ma mi ha ricordato (anche mentre facevo l'incazzato a mio uso e consumo) la scena dell'arena di Brian di Nazareth (Monty Python's Life of Brian, 1979) che riporto qui sotto. Se mai qualcuno che sa di cosa stia parlando leggerà questo dialogo qui sotto capirà a cosa mi riferisco.

BRIAN: Are you the Judean People's Front?
REG: Fuck off!
BRIAN: What?
REG: Judean People's Front. We're the People's Front of Judea! Judean People's Front. Cawk.
FRANCIS: Wankers.
BRIAN: Can I... join your group?
REG: No. Piss off.
BRIAN: I didn't want to sell this stuff. It's only a job. I hate the Romans as much as anybody.
PEOPLE'S FRONT OF JUDEA: Shhhh. Shhhh. Shhh. Shh. Shhhh.
REG: Schtum.
JUDITH: Are you sure?
BRIAN: Oh, dead sure. I hate the Romans already.
REG: Listen. If you really wanted to join the P.F.J., you'd have to really hate the Romans.
BRIAN: I do!
REG: Oh, yeah? How much?
BRIAN: A lot!
REG: Right. You're in. Listen. The only people we hate more than the Romans are the fucking Judean People's Front.
P.F.J.: Yeah...
JUDITH: Splitters.
P.F.J.: Splitters...
FRANCIS: And the Judean Popular People's Front.
P.F.J.: Yeah. Oh, yeah. Splitters. Splitters...
LORETTA: And the People's Front of Judea.
P.F.J.: Yeah. Splitters. Splitters...
REG: What?
LORETTA: The People's Front of Judea. Splitters.
REG: We're the People's Front of Judea!
LORETTA: Oh. I thought we were the Popular Front.
REG: People's Front! C-huh.
FRANCIS: Whatever happened to the Popular Front, Reg?
REG: He's over there.
P.F.J.: Splitter!

martedì 12 febbraio 2008

Trypanosoma gambiensis

Sia chiaro: non credo nella reincarnazione. Non credo quasi a nulla, per la precisione. Ma se se ci fosse qualcosa di vero avrei qualche possibilità di avere in me l'anima di Aldo Castellani (morto mentre io nascevo), batteriologo relativamente noto per aver scoperto il microorganismo della malattia del sonno diffusa dalla mosca tse tse. E questo spiegherebbe molte cose.

giovedì 7 febbraio 2008

La verità?

Realtà è lo spazzolino da denti che vi attende a casa nel bicchiere, è il biglietto dell’autobus, è la busta paga, è la tomba. Forse, quando è dell’umore adatto, Elmyr si pente poco quanto me di essere stato un ciarlatano. Ma non siamo nemmeno così fieri di noi da ritenerci superiori, sostenendo di essere molto peggiori di voi tutti. Quella che noi ciarlatani di professione speriamo di spacciare per verità (temo che la parola sia un po’ pomposa) è l’arte. Lo stesso Picasso disse che “l’arte è una menzogna che ci fa capire la verità”.

Questo è il monologo finale di quello stupefacente film che è F for Fake (F come Falso). Film? O documentario? O ancora, e meglio, ennesimo trucco dell’amato ciarlatano Welles?

Ma non è precisamente di questo che avevo voglia di scrivere. Ma nemmeno di “Orson Welles – The One-Man-Band” di Vassili Sjlovic e Oja Kodar (la compagna dell’ultimo quindicennio) che racconta degli ultimi dieci anni del Bambino geniale diventato Genio bambino in una quanto mai vitale disperazione che scrive, progetta, filma, viaggia, monta pellicole che non terminerà mai. Sembrerò scemo ma mi commuovo vedendo questo film. E nemmeno di “Hearts of Age” cortometraggio girato dal nostro nel 1934 all’età di 19 anni.

Quello che volevo fare era semplicemente manifestare la mia felicità per aver casualmente scovato UBUWEB dove, oltre all’alfa e all’omega di Welles, si trova una autentica miniera di materiali audio e video (ma anche altro ancora) tanto rari quanto straordinari. Ionesco recitato da Ionesco ed i suoi amici, Beckett e Buster Keaton, Borges, Buñuel, Cocteau, Yves Klein, Gould… migliaia di file da guardare, ascoltare e scaricare.

Come dire..? Che bello! Una di quelle cose che mi mettono di buon umore anche nelle giornate cattive, quindi lo metto anche tra i link di fianco per romperne il vetro quando avrò impellente necessità di verità!

giovedì 31 gennaio 2008

25 ottobre 2000


A casa di Martina, foto di Roberta. Nel secondo scatto -a giudicare dalla palpebra- attorno all'8° bicchiere.