venerdì 30 settembre 2005

La obra visible

'Eremo di Zafer 3. La parola eremo, il nome Zafer, il numero 3: cose ugualmente e diversamente suggestive, per me; e vi si aggiungeva la suggestione che erano tre, il tre che si ripeteva: e anche nel fatto che proprio da tre giorni liberamente vagavo (ché, lo confesso, sono affetto da una piccola ma tenace, non so come formatasi e stabilitasi, nevrosi da trinità).'
Leonardo Sciascia, Todo modo, 1974.

Di rado mi sono imbattuto in una frase che avrei potuto scrivere. Volendo essere intransigente neanche questa lo è - sarebbe stato più ragionevole completare con 'se solo ne fossi capace' – ma intendevo dire che la tecnica di questo passaggio si sovrappone all’idea(le) che ho del mio stile di scrittura (riguardo al contenuto, seppur non immune da nevrosi, non mi appartiene quella da trinità, seppure con la t minuscola).

domenica 25 settembre 2005

Mio cugino, mio cugino

Mio cugino si chiama Marco. Non ho mai raccontato a nessuno aneddoti curiosi e poco credibili che avessero Marco come fonte, e non per serietà intellettuale. La verità è che ho parlato poche volte con Marco ed ho sempre pensato che avrei avuto tutto il tempo per farlo. "Diamine, c'è una vita davanti... eppoi ci vediamo sempre a natale, ci parleremo il natale prossimo". E invece no. A volte la vita non è più davanti. Sono più di cinque anni che Marco non c'è più. Non abbiamo avuto il tempo che davo per scontato. Ciao Marco.