lunedì 17 dicembre 2007

The Beep Beep Song

Beep beep beep beep beep beep beep
go the horns in the cars in the street
we walked away from the lover's leap
opposite directions
synchronised feet
wait wait wait wait wait wait wait
for the time it takes a heart to mend a break
how many moons are reflected in the lake
can you wait forever if time is all it takes
despite all the warnings
I landed like
a fallen star
in your arms
beat beat beat beat beat beat beat
goes my heart on the side of my sleeve
whispering something I can hardly believe
"let me take the lead
cos love is all we need

Simone White (I Am the Man, 2007)

Beep beep beep
suonano i clacson delle auto nelle strade
abbiamo comminato lontano dal salto degli amanti
in direzioni opposte, piedi sincronizzati
aspetta aspetta aspetta
aspetta giusto per il tempo di cui ha bisogno un cuore
per riparare una rottura
quante lune si riflettono nel lago
puoi aspettare per sempre se
il tempo ci metterà il tempo che ci vuole
nonostante tutti gli avvertimenti
sono caduto come una stella cadente
tra le tue braccia
batte batte batte
batte il mio cuore sul lato della mia manica
bisbigliando qualcosa che è difficile da credere
“lascia che sia io a condurre te perché
l’amore è tutto quello di cui abbiamo bisogno

sabato 8 dicembre 2007

Toing & Froing

Sono amici, e volentieri (nonché volontariamente) pubblicizzo!

giovedì 6 dicembre 2007

Self portrait liquido

Il mio autoritratto liquido, mutevole, frammentato, mobile, smontabile e smontato, bizantino e narcisistico anzichenò è


How do they smell to you, soldier?

Ho rivisto qualche giorno fa Apocalypse Now Redux e per l'ennesima volta mi sono chiesto come sia stato possibile tagliare, nell'edizione del 1979, la scena di Brando/Kurtz che legge un articolo di Lyndon Johnson sull'andamento della guerra in Vietnam. A mio parere è uno degli esempi di recitazione di Brando più riusciti... da antologia. L'articolo che legge è disponibile anche nell'archivio on line di Time Magazine: On the Horizon, Time Magazine - September 22, 1967


Ricordati sempre: "You'll be free. You'll be under guard. Read these at your leisure. Don't lose them. Don't try to escape, you'll be shot. We can talk of these things later."

mercoledì 5 dicembre 2007

La coinquilina

Non ho mai dato in questo piccolo spazio il posto che merita alla mia amata coinquilina, compagna che mi attende a qualsiasi ora del giorno e della notte, che mi rimprovera sì, ma sempre bonariamente. Se devo farle un appunto è che potrebbe, ogni tanto almeno, lavare i piatti o perlomeno seminare meno peli per casa.
Eccola qui, mentre aspetta che fuori nevichi, come nella Norvegia che non ha mai visto ma che pure sa esserci, lì, da qualche parte...

The moments of happiness...

The moments of happiness...
We had the experience but missed the meaning,
And approach to the meaning restores the experience
In a different form, beyond any meaning
We can assign to happiness…
…the past experience revived in the meaning
Is not the experience of one life only
But of many generations - not forgetting
Something that is probably quite ineffable…

T.S. Eliot

Nient'altro per oggi... finché non passa...

martedì 4 dicembre 2007

I cinque incipit

Ho visto in qualche blog la "moda" di inserire gli incipit dei cinque libri preferiti (o "della propria vita", ma mi sembra un po' troppo apodittica come affermazione). L'idea è carina, quindi ecco i miei:

Fruttero & Lucentini - A che punto è la notte

La vecchia Volkswagen color crema del venditore di matite era parcheggiata a metà di via dei Rododendri. Fittamente incollati sugli sportelli, sui parafanghi, sui vetri dei finestrini posteriori, striscioni, etichette e bandierine dicevano: "Jucca, la matita supermatita" oppure, "Provate a consumarmi!" e anche "Jucca, la matita con la parrucca".

Herman Melville – Moby Dick or the Whale (Moby Dick o la balena)

Chiamatemi Ismaele. Alcuni anni fa - non importa quanti esattamente - avendo pochi o punti denari in tasca e nulla di particolare che m'interessasse a terra, pensai di darmi alla navigazione e vedere la parte acquea del mondo. È un modo che ho io di cacciare la malinconia e di regolare la circolazione.

Magnus (Roberto Raviola) - Lo Sconosciuto


Georges Simenon - L'aîné des Ferchaux (Il primogenito dei Ferchaux)

Il treno si mise in moto con una scossa brusca e Maudet, frenato nella sua corsa, si trovò per un attimo addossato alla parete del corridoio, vicino al nero soffietto a fisarmonica che collegava due carrozze. Allora, la viscosità della parete, che in quella piovosa notte d'ottobre sembrava trasudare un che di grasso e di freddo, gli entrò nelle dita, nella pelle, nella memoria, e sarebbe rimasta per sempre associata, nella sua mente, all'idea di un treno notturno.

François Truffaut - Le cinéma selon Hitchcock (Il cinema secondo Hitchcock)

François Truffaut - Signor Hitchcock lei è nato a Londra il 13 Agosto 1899. Della sua infanzia conosco soltanto un episodio, quello del commissariato. E' una storia vera?
Alfred Hitchcock - Sì. Avevo forse quattro o cinque anni.... Mio padre mi mandò al commissariato di polizia con una lettera. Il commissario la lesse e mi rinchiuse in una cella per cinque o dieci minuti dicendomi: "Ecco cosa si fa ai bambini cattivi".